Master Universitario (I livello) in Diritto Marittimo, Portuale e della Logistica

Rossi getta il cuore oltre l’ostacolo e imbraccia la pala


Ship2Shore

Il presidente dell’AdSP di Ravenna: “Pronti a scavare i fondali; il Progetto Hub, insieme alla competenza, chiave di volta del nostro porto per le future generazioni”. Greta Tellarini: “Al via un Master unico in Italia in equilibrio fra tradizione ed innovazione”

Ravenna - Sospinto anche da Anche Confindustria Romagna, che chiede a gran voce l’avvio del Progetto Hub da 235 milioni di euro per approfondire i fondali del porto – da 11,5 a - 12,5 metri nei prossimi 4 anni (per poi scendere a - 14,5 metri nel successivo triennio) - ed evitare così l’insabbiamento e la conseguente perdita dei traffici, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale ha colto la ribalta dell’evento alla Camera di Commercio per lanciare un messaggio forte e chiaro.

“Il futuro per le nuove generazioni che intendono operare in ambito portuale è appeso a due componenti fondamentali: la competenza e conoscenza, cui provvederà il nuovo Master presentato oggi dall’Università; ed i lavori del Progetto Hub, che contemplano investimenti importanti per l’escavo dei fondali. Nessuno ci potrà fermare, né leggi né giudici, il via è alle porte” ha detto Daniele Rossi, a conferma di quanto già anticipato, gettando anche il cuore oltre l’ostacolo, in un discorso andato al di là del mero saluto istituzionale come co-organizzatore dell’evento.

“Malgrado i noti problemi contingenti del settore offshore – a sovvertire i quali siamo tutti coesi, col Sindaco in primalinea in questa battaglia - il porto dell’Emilia Romagna va bene come traffici portuali; ma deve svolgere questo ruolo critico, per continuare a promettere un futuro ai giovani.

Dunque occorre la formazione, un must già ben recepito, come testimonia il numero di iscrizioni già elevato. E l’infrastrutturazione del porto, progetto da oltre 250 milioni di euro che farà da volano ad altri 300 milioni di euro di sviluppo, per dare nuove prospettive alle imprese e ai giovani” prosegue il Presidente dell’AdSP, che conta di pubblicare entro marzo il bando di gara relativo.
Con i pescaggi ‘giusti’ si ovvieranno ad alcune gravi lacune che frenano lo sviluppo portuale.

La Ravenna Cruise Port, parte della galassia dei turchi di Global Ports Holding, rappresentata dal general manager referente per l’Italia (è responsabile anche per gli omologhi terminal di Catania e Cagliari), Antonio Di Monte, nel pubblicare il calendario degli scali crocieristici 2019 al terminal di Porto Corsini evidenzia solo 14 attracchi, rispetto ai 45 del 2018, per 13mila passeggeri; nel 2018 erano stati 18mila contro una previsione di circa 45mila.

Sul fronte formativo, il motore trainante è la Prof. Avv. Greta Tellarini, Responsabile Unità Organizzativa di Sede (UOS), Dipartimento di Scienze giuridiche, Università di Bologna, che nella circostanza ha ufficialmente presentato ad una platea di istituzioni, operatori e studenti il nuovo Master in Diritto marittimo, portuale e della logistica, di cui è Direttore.

“Un progetto che ha avuto sin dall’inizio il prezioso e collaborativo supporto dell’AdSP, del Comune di Ravenna e dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna e che fino ad un anno fa era solo un’idea astratta: abbiamo scommesso su un percorso formativo completo di studi giuridici in tema di trasporti, portualità e logistica, che comprendesse un indirizzo di corso di laurea triennale specifico e un master universitario di primo livello” spiega la docente ravennate, ringraziando sostenitori e patrocinatori del corso: Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Assoporti e Confetra.

“I numeri ci hanno già dato ragione; abbiamo già una trentina di iscrizioni (sia per la laurea triennale, sia per il master)a questo percorso formativo che rappresenta attualmente un unicum nel panorama universitario italiano, formalmente presso l’Alma Mater di Bologna, ateneo antichissimo ma che sa guardare al domani puntando su innovazione ed internazionalizzazione; e che fisicamente si tiene a Ravenna, la città portuale dell’Emilia-Romagna con una storia importante e un futuro altrettanto rilevante se saprà puntare sul mare, intraprendendo un percorso che, sulla scia della tradizione, punti all’attualità ed innovazione: che rivolga attenzione alle caratteristiche, ai mutamenti ed alle richieste del mondo del lavoro e alla necessità di individuare percorsi sempre più efficaci e competitivi in un settore strategico come quello dei trasporti e della logistica”.

Il Master ravennate è ideato per creare figure professionali specializzate e si rivolge a neolaureati, cui assicurare l’acquisizione di specifiche ed elevate competenze professionali utili per l’inserimento nella realtà occupazionale del settore; occupati, nell’intento di garantire la qualificazione o l’aggiornamento delle loro conoscenze/competenze professionali.

“Ci dobbiamo imporre una certa flessibilità organizzativa, che potrà riflettersi sia nella didattica frontale, dove le conoscenze teoriche dovranno affiancarsi a case study, testimonianze, visite guidate in un giusto equilibrio fra teoria e pratica; e nello svolgimento degli stage, che potranno essere modulati, a seconda delle varie esigenze, in periodi di inserimento in enti/aziende o nello svolgimento di project works in collaborazione con imprese, con istituzioni o anche con università straniere o nell’ambito di progetti europei, per consolidare un dialogo stretto con il mondo esterno.

Con tale consapevolezza è nostro proposito costituire con le principali rappresentanze locali del mondo portuale e logistico un Tavolo tecnico di lavoro quale laboratorio di condivisione di competenze, idee e scelte, per contribuire proficuamente alla realizzazione di questo percorso formativo in stretta aderenza con le reali esigenze professionali ed occupazionali del territorio e di un Paese in cui il settore dei trasporti e logistica non può che essere strategico per il suo sviluppo” conclude Tellarini coniando uno slogan di effetto: “La chiave di successo di questo Master sarà partire dalla tradizione per creare innovazione e territorialità”.

Il nuovo Master, organizzato da Scienze giuridiche, con il supporto di Fondazione Flaminia, in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, prevede 200 ore di didattica frontale e 500 ore di stage – un’eccellenza unica in Italia nel panorama della formazione post laurea – ed è stato celebrato con una prima lezione speciale, la tavola rotonda sul tema “Porti: pubblico o privato” cui hanno partecipato i presidenti di 8 AdSP italiane.

Anche il Sindaco di Ravenna, seppure ‘distratto’ dai gravosi impegni istituzionali in queste giornate calde di dibattito ‘No Triv – Si Triv’, ha voluto far sentire la sua vicinanza al progetto, con un accorato saluto finale.

“Inauguriamo oggi un percorso formativo di alta specializzazione, fondamentale per il nostro territorio. Nei prossimi anni lo sviluppo della portualità ravennate, anche grazie al progetto dell’Hub portuale, comporterà nuove prospettive e potenzialità, e determinerà mutate esigenze di mercato a cui il territorio dovrà essere capace di rispondere con altrettante nuove professionalità” ha chiosato Michele De Pascale, plaudendo al polo formativo specialistico ravennate: il nuovo indirizzo Trasporti, logistica e sistemi portuali del corso di laurea triennale in Giurista d’impresa e delle amministrazioni pubbliche, e il Master di primo livello in Diritto marittimo, portuale e della logistica, completano un percorso formativo unico, con un’offerta di livello internazionale, al passo con le nuove esigenze del mercato del lavoro, in grado di soddisfare la richiesta di professionalità nuove e più qualificate, per offrire ai giovani una filiera formativa altamente specializzata rispondente all’offerta occupazionale del nostro territorio.

L’evento è stato partecipato anche dal Prefetto di Ravenna Enrico Caterino, dal Presidente della CCIAA di Ravenna Natalino Gigante, dal Direttore Marittimo dell’Emilia-Romagna e Comandante della Capitaneria di Porto di Ravenna Pietro Ruberto, dal direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna Michele Caianiello, dal Presidente di Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri e dal Presidente di Confetra Nereo Marcucci.
Angelo Scorza






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